2022 PELLEGRINAGGIO a LOURDES
Eccoci di nuovo, si riparte per il pellegrinaggio diocesano a Lourdes dal 26 Agosto al 30 Agosto, 160 persone guidate dal nostro vescovo Franco in cammino verso la dolce meta che ci porterà davanti alla grotta di Massabielle dove la santa vergine Maria apparve per 18 volte a santa Bernadette, parlando poco ma insegnando tanto. Il santuario propone come tema pastorale le parole che Maria affidò a Bernadette Soubirous il 2 maggio 1858: “Vada a dire ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella e si venga in processione”. Un anno è passato cosi velocemente da sembrare un flash di una macchina fotografica. Quanti ricordati di me, quante preghiere da porre davanti alla grotta di malati, di persone che soffrono fisicamente e nell’animo, di un umanità ferita dalla malattia, dall’egoismo, dalle guerre, dalla fame. Una fame non solo fisica ma anche spirituale. In questi dodici mesi ci sono stati dei cambiamenti sociali e umani di un immensità tale che sono difficili da comprendere nella loro globalità. Prima della partenza, riflettevo sulle parole del cardinale di Bologna Zuppi: “Perché camminare insieme? Perché siamo un popolo e non delle isole, perché le distanze ci spingono a contemplare la bellezza di essere insieme”. L’esperienza del pellegrinaggio educa e corregge, ha come meta l’incontro personale con Dio e con se stessi. L’uomo ha bisogno di riscoprire se stesso attraverso la meditazione, il silenzio, la preghiera. Le grandi domande sul senso dell’esistenza, sul destino ultimo dell’uomo devono risuonare nel cuore del pellegrino, così che il viaggio non sia solo un movimento del corpo ma anche un itinerario dell’anima. Alla partenza di un cammino le motivazioni possono essere molteplici: spirituali, la ricerca di vivere la fede in un altro modo, la ricerca di soddisfare il bisogno esistenziale di ritrovare se stessi e dare un nuovo senso alla propria vita, quale siano le motivazioni dell’essere viandanti. Ciò che interessa è la scoperta che l’arrivo accomuna e trasforma ogni persona che percorre i sentieri che portano un popolo in cammino verso i luoghi della fede. Il pellegrino effettua una scelta qualitativa, perché intraprende un cammino per interrogarsi sulla propria vita ed effettua una scelta quantitativa destinando una parte della sua vita per riscoprire la propria esistenza. Maria disse a Bernadette: “Dite ai sacerdoti che facciano costruire una cappella e si venga in processione”. Ecco, quel dite sorto da uno sguardo tra due persone, la vergine Maria e Bernadette, mi ha fatto riflettere molto. Una sera ero davanti alla grotta, un volontario aveva impresso sulla maglia il volto di Bernadette che con i suoi occhi sembrava parlare e comunicare la profondità del messaggio di Lourdes. Sembrava che mi parlasse e dicesse: “Tu sei capace di guardare negli occhi il tuo prossimo? Ascoltarlo in profondità ed entrare in simbiosi, cercando nell’ascolto di comprendere i suoi bisogni sia spirituali sia umani? Ecco, a volte, la nostra superficialità, la fretta di non ascoltare e la poca attenzione ci fanno perdere quell’umanità di cui l’uomo e la donna dell’oggi hanno bisogno. Uno sguardo che accoglie è luce e dona serenità, benedice, fa emergere il meglio dall’uno e dall’altro e tutti e due offrono il proprio dono accolto con riverenza e gratitudine. Tutto ciò che induce a pensare in profondità è dovuto a Dio. Il messaggio evangelico è chiaro e semplice, valido in ogni tempo e per ogni persona: Dio ci ama così come siamo. La bellezza di Lourdes è proprio questa, la semplicità della preghiera che diventa un’esigenza di comunione fraterna, la fede che si fa miracolo. Un luogo dove tutte le diversità sono abbattute, dove abbandonarsi allo sguardo amorevole della Madonna, dove cercare conforto, avere speranza, ringraziare, ridere, piangere e sperare nel miracolo fisico e dello spirito.
Affidiamo la nostra strada, il nostro cammino a Maria e andiamo a dire ai nostri sacerdoti la bellezza del camminare insieme e di quel che abbiamo vissuto in questo pellegrinaggio, siamo propositivi cercando di far si che il riferire non sia un chiacchiericcio ma un versare in profondità la propria esperienza, per far sì che dia frutti e porti nuova linfa, la gioia del camminare insieme e di essere comunità.
Nostra signora di Lourdes e Santa Bernadetta pregate per noi e con noi siate la luce che illumina il nostro cammino.
Domenico D’Imperio
Magister Comunità S. Pietro / Donnas
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