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GIORNATA DELLO SPIRITO 2023

  

Domenica 12 Marzo si è svolta a Bussoleno, in Val di Susa, la giornata che ha visto di nuovo insieme il MASCI PIEMONTE e il MASCI VALLE D’AOSTA dopo il brutto periodo della pandemia.  Quando nel 2001 la nostra Regione è diventata finalmente Regione anche per il Movimento Nazionale - e non più solo zona del Piemonte – l’impegno che ci siamo presi è stato quello di vivere ogni anno la “Giornata dello Spirito” uniti … e così è stato in questi 20 anni.

  L’attività è iniziata bene: uno splendido arcobaleno ci ha accolti all’entrata dell’autostrada Aosta/Torino e questo ponte tra la terra e il cielo ci ha messo tutti di buon umore. Massimo, il bravissimo autista del nostro pulmino, ha rallentato appositamente per permetterci di fotografarlo.

  Il tema scelto per questo incontro spirituale è stato “IL PROFUMO DEL PANE”. Dopo l’accoglienza festosa presso la chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista il programma ha previsto i seguenti momenti: Cammino a gruppi con meditazione personale / Preparazione pranzo solidale / Adorazione Eucaristica / Pranzo / Testimonianze / Chiusura della giornata in chiesa con la partecipazione di don Roberto Repole, Arcivescovo metropolita di Torino e Vescovo di Susa.

                                                                                                                                                 

Paola

IL PROFUMO DEL PANE

  Il 12 marzo 2023 le comunità Masci del Piemonte e Valle D’Aosta - e per la prima volta la comunità San Pietro di Donnas - si sono ritrovate a Bussoleno per una giornata di riflessione comunitaria con i riferimenti ai temi proposti nel congresso eucaristico del 2022. “Pane del cielo sei tu Gesù, via d’Amore tu ci fai come te” è il canto dell’inizio della Giornata dello Spirito.

Tre sono gli ingredienti molto semplici per fare il pane: acqua, lievito e farina che danno origine a qualcosa di incredibilmente speciale in grado di dare gioia nel vedere il seme che diventa cibo e dona momenti di condivisione importanti. Una volta il pane veniva preparato in casa, era un rito, un momento atteso e di attesa perché significava speranza. Il pane è l’anello di congiunzione fra la vita e l’Eucarestia.

  Molte persone sono convinte che per fare il pane si debba avere abilità tempo e pazienza ma nessuna di queste caratteristiche è necessaria perché basterà avere la ricetta giusta. Se la ricetta della felicità esiste o meno è difficile dirlo, ma come credenti dobbiamo essere dei viandanti in cammino alla ricerca della luce e della gioia che solo il pane di vita può darci e questo pane si chiama Gesù Cristo Figlio di Dio. Il giorno del Signore, la domenica, ci ricorda che l’amore è relazione e il pane è cibo da condividere, qui nasce la comunità, il pane cibo che sfama l’umanità: l’Eucarestia viene celebrata da una comunità perché si renda lode e grazie a ragione della propria fede.

  Gesù chiamò Matteo e gli disse seguimi, ed egli si alzò e lo seguì. La scelta e la chiamata sono gratuite perché da noi dipende in piena libertà la risposta. Dio è questo che vuole, cioè che rispondiamo con generosità alla sua chiamata e che ci rendiamo disponibili al servizio nel servizio, ad essere uomini e donne disposti ad ascoltare ciò che lui ci chiede, cioè di seguirlo. Gesù ci ricorda di volerci bene, di avere cura di aprirci all’accoglienza del prossimo chiunque sia, di non giudicare e di essere misericordiosi, di metterci in discussione ed essere capaci di gioire della gioia degli altri. “Seguimi Matteo” e lui non risponde con delle parole, ma con una decisione. La fede a volte non è un ricettacolo di tanti ragionamenti ma è una sola parola che Gesù pronuncia sulla nostra vita ed è la parola che aspettavamo da anni. Credere significa avere qualcuno da seguire, e vivere per un motivo, Cristo è il motivo, la nostra vocazione qualunque sia, il nostro pane quotidiano e la luce che illumina il nostro cammino. Quindi usciamo da noi stessi, e andiamo incontro al nostro prossimo donandoci con gioia. Apriamoci alla fede e crediamo alla scrittura, facciamo sì che con la nostra vita di fede, di comunione e di fratellanza contribuiamo ad umanizzare questo nostro pianeta.

Domenico

Cammino a gruppi / Adorazione Eucaristica

  La Giornata dello Spirito è iniziata con i saluti di Vilma, segretaria regionale del Piemonte, e del magister della comunità locale che ha spiegato brevemente lo svolgimento della mattinata. Dopo le spiegazioni iniziali siamo stati divisi in sei gruppi ognuno dei quali doveva fare un breve cammino: i primi tre gruppi hanno preso i sentieri della parte alta della zona mentre gli altri tre gruppi si sono incamminati verso la parte bassa in mezzo ai prati. Ad ogni sosta tutti cantavamo “Pane del Cielo…” e uno di noi leggeva un brano del Vangelo e una breve riflessione tratta dal discorso fatto da Papa Francesco al Congresso Eucaristico di Matera. Durante il cammino ognuno aveva un momento per la meditazione personale e alla fine abbiamo recitato tutti insieme una preghiera “O Sion loda il Salvatore”.

  Rientrati in parrocchia, sempre divisi in gruppi, abbiamo preparato il pranzo comunitario e solidale: chi tagliava le verdure per il minestrone e chi impastava il pane, e chi invece in chiesa faceva le prove dei canti per l’Adorazione Eucaristica che terminava le attività della mattinata. Questo momento di Adorazione l’abbiamo vissuto tutti insieme con grande raccoglimento, con delle preghiere come “Vieni Santo Spirito” e altri canti, a cui è seguita la benedizione eucaristica con il Santissimo.

  Nel pomeriggio, dopo il pranzo, ci siamo divisi di nuovo in gruppi per ascoltare delle testimonianze di persone che hanno raccontato la propria esperienza di vita.

Maurizio

Preparazione pranzo comunitario e solidale

  Alla Giornata dello Spirito di quest’anno abbiamo vissuto un momento molto particolare perché il pranzo è stato preparato da tutti noi. Siamo stati divisi in gruppi e ognuno ha preparato qualche cosa: chi il pane, chi il minestrone, chi le uova sode, chi ha tagliato il formaggio, chi ha apparecchiato i tavoli e chi ha imparato i canti liturgici in chiesa.

  Nel nostro gruppo è stato molto particolare preparare il minestrone: lavare le verdure e tagliarle in piccoli pezzi, tutti riuniti intorno ad un tavolo (sia uomini che donne), ci ha permesso di parlare e scambiarci esperienze, dandoci così la possibilità di conoscerci un pochino di più mentre lavoravamo. Fra tutti abbiamo fatto un buon lavoro, anche se alla fine il minestrone era “troppo piccante”! Ma la cosa bella è avere passato una giornata tutti fraternamente insieme - come prima delle restrizioni per il 

Angela

Testimonianza di una suora

  Molto interessante è stata la testimonianza di suor Anna Maria del Foyer SHALOM - casa di accoglienza di Foresto-Bussoleno -   che con parole semplici e dirette ha raccontato la sua lunga esperienza nel campo dell’accoglienza e dell’inclusione degli immigrati. Ha sottolineato che in passato lei e le sue consorelle raggiungevano e operavano nei luoghi con una percentuale altissima di emigrati italiani che cercavano un futuro migliore all’estero (Francia/Svizzera). Ora lei e le altre suore offrono ospitalità e sostegno alle persone che vengono loro affidate, fornendo anche le prime cure essenziali (igiene, cibo, lingua, …).

  Ad ogni persona ospitata è stata associata la bandiera del paese di provenienza ed ora le bandiere sono moltissime, tanto che suor Anna Maria ha concluso l’intervento dicendo che non deve più girare il mondo, perché tutto il mondo è passato e passerà da lì.  

Francesca

Testimonianza  dal Mozambico

Bussoleno 12/03/2023

Oggi all'incontro con gli scout Masci a Bussoleno nel pomeriggio abbiamo incontrato una ragazza di 37 anni che si chiama Enia Helena Xadreque originaria del Mozambico responsabile della casa di accoglienza per minori orfani e vulnerabili “Madre Heleanna Effatà del Mozambico”.

Enia da piccola è stata abbandonata dai suoi genitori ed è stata affidata alla nonna con i suoi fratellini fin chè non è mancata. Lei ha vissuto dormendo sui marciapiedi avendo paura di essere portata via da qualcuno o addirittura violentata. Ma un giorno sono arrivate delle suore che l'hanno presa e portata con loro. Queste suore hanno affidato questa bambina ad una famiglia italiana dove risiede ancora adesso. Enia avendo vissuto una vita molto difficile ha deciso di aiutare bambini e ragazzi in difficoltà e ha costruito pian piano, con i suoi soldi e con aiuti di altre famiglie, una casa dove ospita 12 ragazzi di varie età. Ancora oggi tutti i mesi manda 600 euro del suo stipendio (800 euro) per mantenere questi ragazzi sia per la scuola che per tutto quello che riguarda la casa. Lei gestisce tutto dall'Italia ma ha una mamma di tre fratellini suoi ospiti che si occupa di loro. Questa storia mi ha colpito particolarmente perché ho visto sincerità nei suoi occhi e l'ho sentita nelle sue parole, non ho sentito sensazioni che mi hanno fatto pensare che lo facesse a scopo di lucro, come spesso si può sentire in altre occasioni. Ho versato lacrime per quello che lei ha raccontato e spero che al più presto si possa fare qualcosa per aiutarla e sono sicura che tutti insieme lo faremo. Questo dovrebbe valere per tutte queste realtà in qualsiasi parte del mondo si trovino.

Tiziana

  Anna e Ciro Cirillo

Alle 18,00 - in ricordo dei 15 anni della dipartita di Francesco -  i genitori Anna e Ciro del Masci-Valsusa hanno fatto celebrare una S. Messa presso la chiesa parrocchiale. Con queste due carissime persone noi abbiamo instaurato un rapporto di amicizia molto profondo che dura da più di venti anni e che si è fortificato dal 2016 grazie al progetto “Tengo al Togo” (che era stato ufficialmente presentato in occasione del 60° compleanno del MASCI alla presenza di Papa Francesco.) Noi valdostani contribuiamo a questa realizzazione raccogliendo libri in lingua francese: in questi anni abbiamo inoltrato più di 2.000 volumi di vario genere (scolastici, romanzi per adulti e ragazzi, libri illustrati per i più piccoli, materiale vario) alla biblioteca di Asrama. E la raccolta continua!

  A questa Giornata dello Spirito hanno partecipato circa 100 adulti scout piemontesi e 12 valdostani di entrambe le comunità (S. Anselmo di Aosta e S. Pietro di Donnas).

Masci Valle d’Aosta

                                                                                                                                           

Comunità S.Anselmo

Comunità S. Pietro